Nella quiete di questa giornata d’autunno avvolta dal tempore della mia accogliente casa e dal sole che allegro illumina d’arcobaleno la stanza, ho chiesto alle rune quale è il messaggio che posso portare a voi in questa nuova fase di lunazione.
Pochi giorni fa, il 28 ottobre, abbiamo poggiato entrambi i piedi all’imbocco del sentiero del secondo ætt, la seconda famiglia di rune che ci accompagna da adesso e per tutto il periodo invernale. Si tratta di otto rune che ci chiedono di entrare in profondità dentro di noi per andare a scovare tutte quelle vecchie ferite mai del tutto lenite per dare loro la giusta guarigione.
Il messaggio di questo nuovo ciclo di lunazione va proprio in questa direzione: le rune estratte (guarda il video per scoprire di quali si tratta), ci invitano ad osservare tutte le nostre rigidità fisiche e mentali. Esse si manifestano come comportamenti caratteriali, spesso reazioni molto categoriche oppure mediante dolori fisici. Nelle nostre rigidità sono racchiuse anche le nostre risorse e la nostra guarigione, la medicina per curare le ferite e vivere più in sintonia con noi stessi e con l’ambiente che ci circonda. Le rune ci invitano a fare questo lavoro d’osservazioni iniziando proprio dalla volontà di voler vedere e prenderci cura di cose che forse credevamo già risolte o che per molto tempo abbiamo minimizzato o addirittura banalizzato.
Paura, rabbia, tristezza, delusione, mancanza di fiducia, … sono tutte emozioni che spesso si celano dietro le nostre strutture reattive e doloranti. Queste rigidità se non curate, le rune ci ricordano, diventano le nostre gabbie più grandi. Diventano gabbie che ci isolano dal mondo e anche da noi stessi, dalla nostra parte più autentica. Quando siamo così lontani da noi stessi, in preda a false credenze dettate da vecchie paure mai guarite davvero, ecco che non possiamo nemmeno essere noi al timone della nostra nave. Per tornare ad essere reali artefici della nostra vita è necessario curare le nostre rigidità, accogliere la nostra reattività, guardare cosa c’è dietro e lentamene guarire le nostre ferite per attingere a quelle risorse che tutti noi possediamo che ci riportano governatori del nostro regno, timonieri della nostra nave.
Buona Luna Nuova a voi!
Barbara