Dentro a Perth

Dentro alla runa Perth, di Barbara Botticchio Heitz

Ieri, una serie di coincidenze ci ha condotti dentro a Perth!
A contatto con la natura vivo spesso esperienze che mi portano come ad “entrare dentro” a un’altra dimensione. Questa volta mi è successo con un luogo e ho subito compreso il significato. 
Mio marito, Patrick, mi incoraggia a scrivere di queste mie esperienze affinché ce ne sia memoria. In realtà si rivela essere difficile descrivere qualcosa che anche al momento in cui lo vivo non ha parole. È tutto un sentire, un sentire da dentro, ogni senso ordinario vive e si manifesta in modo straordinario, per questo diventa difficile descriverlo. 
Rivivendo nella mia memoria ciò che ho vissuto ieri, dentro a Perth, provo a mettere delle parole ordinarie, le migliori che conosco, per provare a fermare sulla carta un movimento interno ricco di significato per me ma in realtà per tante, tante, tantissime persone.

Entriamo nella valle sempre di più. Ogni giorno scegliamo di proseguire, un paesino oltre, sempre più su, sempre più dentro la Valle. 
Il sentierino costeggia il fiume, tutto è rigoglioso, l’estate è ancora presente: le piante sono ancora di un colore verde acceso, il fiume ha un suono frizzante, così come frizzanti sono i profumi. L’aria è allegra ma si sente che si avvia alla sera, alla calma di una giornata vissuta, l’allegria si ritira fiera verso la pace serale, quella che ama sedersi sull’argine del fiume e contemplare ciò che c’è. Anche Patrick ed io ci sentiamo un po’ così, ci sentiamo parte di questo momento quotidiano della natura circostante. È come se, da spettatori, vediamo la natura che contempla il suo operato e la gratitudine della giornata vissuta prima di lasciare spazio ad altre forze, ad altre energie che sono responsabili del corso e del vivere della notte.

Dentro alla runa Perth, di Barbara Botticchio Heitz
Foto di Patrick Heitz

Quanta vita intorno a noi. C’è vita sotto i piedi, c’è vita in tutto ciò che i nostri occhi incontrano, c’è vita in ogni profumo che raggiunge il nostro naso, c’è vita nel suono di ogni sasso sul quale ci appoggiamo per rimanere in equilibrio mentre risaliamo il fiume per raggiungere la cascata.
La cascata ci accoglie come tutto il resto dell’ambiente circostante; con vivacità e soddisfazione per l’operato della giornata che si sta concludendo. Lì, mi è stato chiesto se c’era qualcosa che il mondo spirituale vicino alla cascata poteva fare per me e io ho chiesto di avere meno paura. La risposta allegra è stata semplice: “Tu hai paura perché non provi.” Effettivamente… per quanto semplice possa sembrare, è pura verità. Noi abbiamo sempre paura prima, non dopo. La paura è una forma di preoccupazione che precede la situazione da vivere. Sorrido e ringrazio. Dal mondo spirituale arrivano sempre risposte molto essenziali. La verità sta nella semplicità, ne ho la prova ogni giorno.

Notiamo la femminilità del paesaggio, tanta acqua che scorre in modo equilibrato e regale e noi ci sentiamo semplicemente sereni e pacifici. Mi accorgo che proseguo lungo il sentiero con il sorriso sul volto e in silenzio. Non c’è bisogno di parlare, solo di vivere la sensazione gioiosa e pacifica del luogo e so, senza neanche parlare, che per Patrick è lo stesso.
Il sentiero sbuca in una radura dall’erba verde brillante e morbida. Un respiro profondo e i brividi lungo tutta la schiena. Ogni rumore è come attutito, i passi sono ovattati, il suono del fiume è come improvvisamente distante, tutti i sensi sembrano amplificati verso altri piani. È come se avessi fatto un passo dentro a qualcosa, ero entrata in qualcosa, qualcosa di morbido e caldo, un tepore mi circondava, una sensazione di accoglienza materna, morbida, calda, dolce. I movimenti si sono fatti molto lenti, tutto era lì, presente, ed io ero accolta e avvolta.

Dentro alla runa Perth, di Barbara Botticchio Heitz
Foto di Patrick Heitz

Mi sono avvicinata ad uno dei massi presenti sulla radura. Lentamente, con i miei passi ovattati. Una volta al suo fianco ho avvicinato la mano. Il movimento non era più mio ma come guidato. Era un movimento così lento, morbido e sinuoso, un movimento dolce e accogliente esattamente come tutto l’ambiente circostante. Le dita della mano hanno iniziato a muoversi sul masso come a creare degli accordi, si muovevano come la mano che suona l’arpa. La sensazione era di una dolcezza e femminilità senza eguali. Femminilità. Lentamente alzo lo sguardo per osservare ciò che si trovava dinanzi a me. Di fatto la radura, il rigoglioso, frizzante e vivo fondo della vallata, oltre all’erba morbida, all’acqua limpida e alla frizzante vivacità, era contornata da alberi femminili quali betulla e ontano. Mi sembrava di essere nella culla di un neonato, tutto era così dolce, avvolgente, sereno, sicuro, dolcemente materno. Poi ho alzato lo sguardo e ho compreso come mai lì sotto, nella radura, nella culla potevo stare così bene. Tutta la zona era protetta da altissime pareti di sasso anch’esse ricoperte dalla vigile prestanza dei verdi abeti. Che potenza. Bastava guardarli per comprendere il loro ruolo in quell’ambiente. Guardiani del luogo che creava vita, guardiani del corso della nascita. Vigili affinché la pace possa regnare nel fondo valle, nella radura dove si genera la vita. Io ero lì. Ero dentro a Perth.

La vita può avere il suo corso nella pace e nella serenità solo se si sente protetta. Così ho visto le pareti di Perth ricoprirsi di possente roccia e di vigili abeti. Pareti di protezione e sentinelle che vegliano affinché nella radura del fondo valle possa vivere e crescere il rigoglioso flusso della vita. Ero dentro a Perth ed è stato commovente e illuminante. Trovarmi lì, da spettatrice e avere la possibilità di comprendere mi ha fatto pensare alla Runa Perth capovolta. La runa Perth capovolta è l’anti-vita, è la paura, il timore di essere attaccati, è il non sentirsi protetti e quindi, in un’aria di timore e circospezione, non riuscire nel proprio compito di rigeneratore del flusso vitale. Perth capovolta non ha le solide pareti di roccia, non ha le fedeli sentinelle che ne proteggono la vita rigogliosa che scorre nel fondo valle. Come puoi dunque sentirti libera nel vivere la tua vita serena se devi sempre stare vigile?
Ecco dunque che torno a casa con nuove consapevolezze e nuove domande utili per cercare di vivere la mia vita in modo sempre più vivo e frizzante nel suo flusso puro e autentico.
Perché alla fine tutto inizia sempre dal porsi la giusta domanda, il resto… accade.
Grazie! Grazie! Grazie! Magica Valle!

Dentro alla runa Perth, di Barbara Botticchio Heitz
Foto di Patrick Heitz

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