6 regole d’oro per usare lo shampoo solido

Come usare correttamente lo shampoo solido: 6 consigli utili

Constato con molto piacere che sempre più persone si convertono all’utilizzo dello shampoo solido.

Gli shampoo in bottiglia sono composti per la maggior parte di acqua. Gli shampoo solidi hanno tutti gli ingredienti utili alla pulizia dei capelli ma non contengono la parte acquosa che vai ad aggiungere tu al momento del lavaggio. In commercio ci sono ormai molti shampoo solidi diversi, alcuni realizzati mediante il processo di saponificazione, ed altri composti da tensioattivi (parte lavante) “secchi” che permettono appunto di avere un prodotto in forma solida. Nel caso degli shampoo naturali vengono impiegati tensioattivi d’origine vegetale e sono poi arricchiti con oli vegetali, burri, estratti, oli essenziali, ecc. Le formulazioni per la produzione di questi shampoo possono variare molto, per questa ragione è importante provare vari tipi di shampoo prima di trovare quello che meglio si adatta al proprio tipo di capelli.

Attraverso la mia esperienza di venditrice e quella d’insegnante di autoproduzione di cosmetici naturali, ho notato errori costanti nell’utilizzo di questi shampoo. Da questa esperienza nasce l’idea di segnalarvi i 6 consigli per usare al meglio gli shampoo solidi:

1. La scelta dello shampoo

Se non ti trovi bene con il primo shampoo non vuol dire che questo prodotto non fa al caso tuo! Riprova con un altro shampoo. La lavorazione e il contenuto delle materie prime può cambiare molto. Per questa ragione è probabile che prima di trovare quello più adatto alle specifiche esigenze bisogna testarne di diversi tipi.

2. Shampoo naturale

Se utilizzi già uno shampoo naturale non avrai problemi nell’utilizzo dello shampoo solido. Ricordati solo di testare vari tipi di shampoo finché trovi quello più adatto a te e tiene sempre presente il consiglio nr. 5. Se non hai mai usato uno shampoo naturale devi ricordarti che il processo di cambiamento dallo shampoo tradizionale a quello naturale non è necessariamente cosa scontata. Ci vuole un po’ di tempo, che dipende da persona a persona, per dare modo al capello di “liberarsi” delle sostanze chimiche rimaste “incollate” al capello. Durante questa fase i capelli potrebbero apparire particolarmente crespi, secchi, sfibrati, ecc. Non mollare e prosegui con l’utilizzo di uno shampoo naturale fino a che la situazione si normalizza. Una volta fatto il processo di “disintossicazione” il capello sarà pronto a ricevere tutti i benefici delle materie prime che applicherai, siano esse contenute nello shampoo naturale che mediante impacchi di oli vegetali o erbe preziose per la cura dei capelli (es.: rhassoul).

3. Applicazione

Lo shampoo non va bagnato prima dell’applicazione. Si passa sui capelli bagnati. Ne basta poco. Bagna per bene tutti i capelli, prendi tra le mani il panetto di shampoo solido e passalo delicatamente sulla testa, puoi per esempio fare tre giri sul capo. Riponi il panetto all’asciutto e massaggia per bene tutta la testa, sopratutto il cuoio capelluto che è la parte che ha maggiormente bisogno di essere lavata. È probabile che al primo lavaggio si genera poca schiuma; questi sono aspetti che possono variare da shampoo a shampoo, non preoccuparti e procedi normalmente con massaggio e risciacquo. Ripeti l’operazione con un secondo lavaggio (spesso capita che in questa fase lo shampoo genera schiuma più abbondante). Risciacqua nuovamente con cura.

4. pH dei capelli vs pH dello shampoo solido

Nella maggior parte dei casi gli shampoo solidi hanno un pH (unità di misura che determina l’acidità o basicità di una soluzione) tendenzialmente basico, ossia valori che oscillano dal 7 al 9. Il pH dei capelli è invece tendenzialmente acido. Capita che delle persone, dopo qualche mese che usano lo shampoo solido, iniziano ad avere capelli crespi, pesanti. Non è necessariamente dovuto all’uso dello shampoo solido ma al pH che non corrisponde a quello naturale dei capelli. Come porre rimedio?

5. Il risciacquo

È sufficiente fare l’ultimo risciacquo dei capelli con acqua e aceto, o limone, o acido citrico, poco importa. Lo scopo è di ottenere una miscela acquosa che abbia pH tra 4.5 e massimo 7. Quanti cucchiai d’aceto mettere nell’acqua? Quanto limone? Le variabili sono molte. Il mio consiglio è questo: vai in farmacia e acquista le cartine tornasole che misurino almeno fino al grado di acidità 4. Prendi una bottiglia o una brocca, riempila d’acqua e inizia a mettere un cucchiaino di aceto (o succo di limone). Misura il pH. Se il risultato della misurazione è tra il 4.5 e il 7 la tua acqua di risciacquo è pronta. Altrimenti aggiungi aceto e misura nuovamente il pH fino a quando ottieni il risultato corretto. Una volta fatto questo procedimento saprai esattamente per la tua bottiglia o brocca quanti cucchiaini di aceto o succo di limone hai bisogno. Vedrai che trarrai grande beneficio da questa pratica.

6. Conservazione

Per garantire longevità al tuo shampoo devi ricordarti di non tenerlo a contatto con l’acqua. C’è chi lo ripone in un portasapone con coperchio o chi, come me, lo ripone accanto al lavandino sul portasapone a contatto con l’aria per aiutarlo ad asciugarsi. Anche durante la doccia è necessario usare lo shampoo e poi allontanarlo dall’acqua o forte umidità. Più lo shampoo sta a contatto con l’acqua e più si scioglie 😉

Spero di cuore che questi 6 consigli siano stati utili. Per altre domande rimango volentieri a disposizione.

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